2 Eleasias

2 Eleasias, the Year of Lightning Storms (1374 DR)

Siamo arrivati finalmente a Glister e la giornata è stata tutt’altro che tranquilla; in questa città c’è una discreta presenza nanica, appena arrivati abbiamo iniziato a cercare chi guida questa fredda città di frontiera e abbiamo scoperto non essere una persona sola ma un consiglio, forse l’influenza nanica ha avuto effetto anche sugli umani che hanno adottato questo modello di governo, a mio parere il più saggio che si possa scegliere.
Ho conosciuto l’anziano Harral il lungabarba, prete di Moradin con il quale ho avuto una piacevole discussione, gli ho spiegato la situazione e la grande minaccia degli orchi di Xul Jarak, gli ho spiegato che bisognava agire subito, prima che l’esercito fosse consolidato e cercare alleati a Melvaunt e Phlann, ma lui (forse non capendo la gravità della situazione) ha detto che gli sembrava più saggio non andare a stuzzicare il nemico e approntare invece solide difese; a nulla sono valsi i miei tentativi di dissuaderlo.
A quanto pare la notizia della presenza dell’armata di rochi non ha scosso l’anziano, come mi sarei aspettato; un altro membro del consiglio che era presente durante la conversazione, una certa Thalissa, una donna umana dai modi pratici e dall’aspetto mascolino, ci ha ascoltato e ci ha promesso che avrebbe parlato al consiglio sostenendo che era meglio muoversi in anticipo e cercare alleati a sud; ci disse però anche che era meglio parlare anche con un altro membro influente del consiglio, un certo Thusk Tarmuil.
Questo saggio viveva fuori città per raggiungerlo ci consigliò di chiedere a Menzel il suo apprendista che in questo momento probabilmente si trovava in città.
Trovato Menzel, un giovane umano dal viso pulito, ci ha riferito che si trovava in città siccome il suo maestro stava cercando degli avventurieri per una missione importante… subito non fummo molto contenti di sentirlo ma facemmo finta di niente e ci offrimmo volontari per l’ingaggio.
Arrivati alla casa di Tusk egli ci accolse calorosamente, sembrava una persona socievole a differenza di come ce la aveva descritta Thalissa; prima che potesse dirci per cosa eravamo stati convocati noi gli riferimmo gli avvenimenti di Xul Jarak ed egli sembrò comprendere la gravità della situazione tanto che ci rivelò di essere un arpista e di avere dei contatti a Melvaunt, ci disse che avrebbe fatto il possibile per aiutarci e avrebbe usato la sua influenza per cercare di formar e un’alleanza con Melvaunt.
Nonostante ciò ci disse che se volevamo ricevere il suo aiuto dovevamo portare a termine la missione per cui ci aveva convocati, cercammo inutilmente di spiegargli che la situazione era più grave di qualsiasi missione lui ci avrebbe assegnato, ma lui insistette e ci fece promettere di portare a termine l’incarico che ci avrebbe assegnato, in cambio del suo aiuto.
Accettammo e chiamò il nome di Katelyn … una porta si aprì e da una stanza laterale entrò nella stanza una ragazzina umana dell’età di circa 12 o 13 anni, alta quanto me che si mise accanto a Tusk, il suo volto era triste e grave come quello di chi ha pianto a lungo.
Thusk ci disse che Katelyn aveva di recente perso i genitori mentre assieme stavano venendo a Glister, sulla “Dead man walk”, la strada che collega Darmshall a Glister; assieme ci spiegarono cosa era successo: lei e i suoi genitori si stavano trasferendo a Glister e durante il tragitto, sono stati assaliti da dei banditi e due draghi rossi!
Due draghi rossi!
Nonostante la nostra iniziale incredulità Katelyn ci disse che era andata proprio così, ci disse anche di sperare con tutto il cuore che i genitori siano ancora vivi, poi gli chiedemmo di descrivere i banditi e quando ci disse che tutti portavano delle strane mantelline viola capimmo che avevamo a che fare con dei cultisti del drago!
La cosa si stava facendo interessante; ancora una volta sul nostro cammino compariva questo oscuro culto, e ancora una volta il destino ci indicava la strada per opporsi ai loro progetti di conquista.
Ormai era sera e Thusk si offrì gentilmente di ospitarci in casa sua per la cena e per la notte, ci preparò una gustosa faraona al forno e io apprezzai molto quel delizioso pasto dopo una intera decimana passata nei posti più inospitali del mondo!

Pagina precedente | Diario di Dwimbar | Pagina Successiva

Unless otherwise stated, the content of this page is licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License